domenica 26 luglio 2009

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Non c'è tempo per le solite presentazioni, c'è troppo tempo e poco da dire! No aspetta, è il contrario (che vi ricorda? a me uno splendido Gene Wilder in Mr Wonka) Questo è un Diario Di Bordo, dalla nave dove mi trovo a viaggiare ogni giorno, affrontando mareggiate e giornate di quiete. Il mio nome sarà xxx , i nomi influenzano troppo l'impressione che si da' alla gente.. invece per le cose è diverso.. Towanda, è uno stile di vita, una forza che normalmente teniamo nascosta, ma che quando più ci serve riusciamo a tirare fuori e di colpo il mondo è diverso. (Il termine è quello usato nel film "Pomodori verdi fritti", guardatelo è stupendo!) Insomma qui è il mio piccolo angolo di paradiso dove raccoglierò le mie esperienze e riflessioni e, se vi piacerà, sarò contenta di portarvi con me!
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Caro ddb,
mi trovo in Puglia per le vacanze estive.. Anche l'anno scorso sono venuta qui, mi trovo benissimo.. La gente non ha troppe pretese e il mare è stupendo.. Oggi siamo andati a fare una gita, abbiamo visitato la foresta umbra! Anche l'anno scorso l'avevamo visitata, ma questa volta ho provato la mia tesi che un posto va visto la seconda volta per apprezzarlo per la sua essenza. Tutto aveva uno spirito diverso, di casa, di natura incontaminata ma al contempo accogliente per me topina di città! Ho fatto tantissime foto, ma tra tutti gli alberi ce ne sono stati 3 che mi hanno colpito tantissimo. Il primo è un albero sulla cui corteccia i segni del tempo hanno formato come un viso, che sia realmente vero? Sono convinta che anche gli alberi hanno un'anima ma che in tempi passati abbiano capito che parlare non serve granchè e abbiano preferito tacere. Sono ottimi osservatori e sanno sempre come andrà a finire la storia, anche perchè loro di storia ne hanno vista passare tanta! Il secondo albero è un buffo esemplare che, un po' come me, è un po' poltrone ed è cresciuto con la buffa sembianza di una sedia :) amico mio quanto ti posso capire! Il terzo invece è il mio preferito, l'ho trovato alla fine di un sentiero, nascosto dietro una curva. E' un gigantesco albero alto forse più di 4 metri che, stanco ormai di tutto ciò che lo circonda ha deciso di mollare ed è, caduto. Ma non del tutto, una piccola parte di sè ,che non è davvero pronta ad abbandonare la sfida, e alcune sue radici sono rimaste aggrappate al terreno e lui ha deciso di poggiarsi dolcemente al suo amico vicino. Non vi sembra pazzesco? Anche io faccio sempre cosi nel momento in cui cado, una parte di me crede di dover ancora conquistare qualcosa prima di arrendermi, e così trovo sempre qualcuno che mi sorregge le spalle fino a che non riprendo le forze.. L'ho soprannominato l'albero stanco . E voi vi sentite come lui? quante cose si possono imparare dagli alberi, oggi mi sono riempita gli occhi di verde e adesso mi pervade uno strano senso di serenità.. Forse è questa la causa dello stress cittadino, ci serve più verde, tanto, in quantità industriali, voglio alte querce in ogni quartiere, voglio poter uscire la mattina presto e passarci in mezzo, e non in mezzo alle macchine.. Uff, basta. Adesso devo scappare, la mia family mi sta spettando in camera, presto vi posterò le foto dei tre alberi! :) A prima di subito,
xxx

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